Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi
"Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io avremo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora avremo entrambi due idee". (attribuita a George Bernard Shaw)
"If you have an apple and I have an apple and we exchange these apples then you and I will still each have one apple. But if you have an idea and I have an idea and we exchange these ideas, then each of us will have two ideas."
Questo aforisma esprime nel migliore dei modi l'idea centrale del reparto di Terapia Intensiva e Subintensiva, la cui organizzazione dà vita ad una sinergia di competenze specialistiche e professionali che convergono e si incentrano sulla miglior cura per il paziente più grave.
L'area rappresenta, all'interno dell'Ospedale di Lodi, un primo passo dal modello organizzativo tradizionale al modello innovativo "per intensità di cura e complessità di assistenza", basato sulla creazione di aree per pazienti con fabbisogni omogenei. L'approccio clinico è caratterizzato dall'intervento sinergico dei diversi specialisti: rianimatore, cardiologo, pneumologo e neurologo.
Obiettivi specifici dell'area sono:
• rendere disponibili posti letto ad alto contenuto tecnologico e assistenziale per pazienti critici in area medica, chirurgica, traumatologica, evitando i ricoveri di pazienti instabili o a rischio di instabilità in strutture inappropriate,
• stratificare all'interno dell'area i pazienti critici sulla base anche della complessità dei bisogni assistenziali,
• offrire un approccio clinico ed assistenziale integrato, multidisciplinare e multiprofessionale,
• superare la rigida distinzione tra "terapia intensiva" e "subintensiva", essendo ogni letto funzionalmente e tecnologicamente adattabile ad entrambe le funzioni.
Il ricovero nell'area intensiva è indicato nel momento in cui una o più funzioni vitali (respirazione, circolazione del sangue, attività neurologica...) siano, o possano essere gravemente compromesse.
Nell' area è disponibile un'alta concentrazione di professionalità e tecnologie, tutte dedicate alla cura dei casi particolarmente gravi. Medici e infermieri particolarmente preparati sono sempre presenti, in numero adeguato, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Al momento del ricovero il paziente viene preso in carico dal medico specialista (rianimatore, cardiologo, pneumologo o neurologo) che ha la maggior competenza rispetto al problema che il paziente presenta. Tale medico diventa il referente a cui rivolgersi per avere informazioni sullo stato di salute della persona ricoverata.
Sarà individuata una persona di riferimento a cui fornire e da cui ricevere informazioni sul paziente. Tale persona scelta, se possibile, dal paziente stesso o, di comune accordo, tra i parenti e/o amici, dovrà fornire un recapito telefonico.
Normalmente le dimissioni avvengono nelle ore diurne . Eccezionalmente tuttavia, per gravi imprevisti, i trasferimenti possono avvenire d'urgenza, anche di notte; sarà comunque cura del personale informare la persona referente e fare in modo che il paziente subisca i minori disagi possibile.
Dal 2000 è attuato un processo di umanizzazione delle cure che mira a trattare non solamente la malattia, ma curare l'uomo "paziente", anche sotto il profilo del suo mondo emotivo e delle sue relazioni. Le visite sono permesse tutti i giorni dalle ore 17 alle 18. Dalle ore 12.30 alle ore 22 di tutti i giorni, è consentito l'accesso al reparto ad una sola persona che verrà identificata da apposito permesso consegnato al momento del ricovero.
Al momento della dimissione il personale incaricato consegnerà infine un semplice questionario sul reparto, al paziente tutte le volte in cui questo è possibile, in alternativa al parente referente. Chiediamo gentilmente di compilarlo; dalle osservazioni e dai suggerimenti, potremo trovare spunti per migliorare il nostro lavoro.