Il ruolo dei parenti
Quando un paziente muore, si chiede ai congiunti di riportare la volontà del loro caro; la scelta di donare è, infatti, individuale ed è fondamentale che ricalchi il più possibile la volontà del deceduto. E' normale che in un momento di grande sofferenza ci si trovi smarriti davanti a quella che appare come un'enorme responsabilità; quello che viene richiesto non è di prendere una decisione in prima persona, bensì di contribuire alla messa in pratica di ciò che il proprio caro riteneva meglio per sè.
Purtroppo, la decisione di procedere con il percorso della donazione deve essere presa in un tempo relativamente breve poiché, nonostante il supporto intensivo, dopo la perdita delle funzioni encefaliche, i diversi organi vanno rapidamente incontro a progressivo deterioramento funzionale.
In assenza di una volontà espressa chiaramente in vita dal tuo caro, potresti essere chiamato ad esprimere in prima persona, insieme agli altri congiunti, l'assenso o il dissenso alla donazione. Pur davanti al dolore per la sua morte, la consapevolezza di un gesto solidale può dare un significato alla tua perdita: la donazione dei suoi organi permetterà ad altre persone di riprendere a vivere.
Video: In ricordo di Nicolas Green - parte 1
La testimonianza dei genitori di Nicolas Green: un esempio di grande coraggio e amore per la vita in ricordo del figlio.
Video: In ricordo di Nicolas Green - parte 2
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