Capire l’unità paziente

Cosa puoi trovare attorno al letto di un paziente in Terapia Intensiva?

^1 – LETTO Il letto per un paziente ricoverato in Terapia Intensiva è altamente tecnologico e permette di assumere molte posizioni diverse. E' posizionato lontano dalle pareti, in modo che sia accessibile sui quattro lati. Ha delle spondine rimovibili, per garantire la sicurezza del paziente; ha delle ruote, nel caso siano necessari spostamenti urgenti. Appena possibile, ogni paziente è invitato a svolgere la fisioterapia ed è possibile che durante il giorno sia seduto in poltrona.

^2 – MATERASSO Il materasso è ad aria, con un compressore che ne controlla costantemente la pressione, in modo di prevenire la formazione di piaghe da decubito

^3 – VENTILATORE MECCANICO È una macchina che aiuta i polmoni ed i muscoli respiratori in caso di insufficienza respiratoria. Per effettuare la ventilazione meccanica si possono usare: - maschere facciali o nasali applicate al volto della persona e fissate tramite apposite cinghiette elastiche (ventilazione non invasiva); - tubi che dalla bocca (tubo orotracheale) o dal naso (tubo nasotracheale) arrivano alla trachea; tubi che attraverso il collo (cannula tracheostomica) entrano direttamente nella trachea (ventilazione invasiva). In questi casi, il paziente non può parlare perché l'aria, passando all'interno del tubo, non entra in contatto con le corde vocali. Tuttavia, una volta rimosso il tubo (estubazione), il paziente tornerà a parlare come prima. E' possibile che il ventilatore emetta dei suoni (allarmi), o che il suo monitor si illumini di vari colori: questo serve a segnalare agli operatori che potrebbe essere necessario intervenire, se il problema non si risolve autonomamente. Molte volte, infatti, il suono inizia perché il paziente si muove o tossisce. In questi casi, l'allarme non deve preoccupare: gli operatori lo sanno distinguere, ed intervengono solo quando è utile per il paziente.

^4 – POMPE INFUSIONALI Lo scopo delle pompe infusionali è quello di garantire una somministrazione di liquidi (farmaci, alimenti, …) che rimanga costante nel tempo, scegliendo la velocità di somministrazione giusta per quel paziente in quel momento. Possono essere collegate a tubicini morbidi (cateteri) che arrivano nelle vene, nel tessuto sottocutaneo o nello stomaco. Ne esistono di diversi tipi, a seconda sia necessario essere molto precisi (pompe siringa), oppure per grossi flussi (pompe peristaltiche). E' possibile che le pompe emettano dei suoni (allarmi): questo serve a segnalare agli operatori la fine delle infusioni o degli ostacoli al flusso. In questi casi, l'allarme non deve preoccupare: fa parte dei normali controlli che gli operatori svolgono regolarmente.

^5 – OSSIGENOTERAPIA Se un paziente ha bisogno di più ossigeno di quello che c'è nell'aria, è possibile fornirglielo attraverso degli erogatori posti vicino ad ogni letto. Per fare arrivare l'ossigeno alla bocca e al naso esistono diversi tipi di maschera, talvolta collegate anche ad un umidificatore.

^6 – SISTEMA DI ASPIRAZIONE Quando non si riesce a tossire, è necessario rimuovere le secrezioni bronchiali dai polmoni attraverso un sistema di aspirazione. Per questa ragione, ogni unità paziente è dotata di un sistema speciale per rimuovere i liquidi da eliminare senza trasmettere infezioni o creare lesioni.

^7 – MONITOR E' uno schermo sul quale vengono visualizzati in continuo i parametri vitali del paziente (frequenza cardiaca, pressione, temperatura, …). Grazie all'osservazione continua, si può intervenire tempestivamente quando qualcosa non va. Dal monitor vengono infatti emessi diversi tipi di allarme, ciascuno con un proprio significato, udibili in qualsiasi punto del reparto. Ciascun monitor è inoltre collegato ad uno schermo centrale che consente l'osservazione contemporanea di tutti i pazienti ricoverati. Grazie all'osservazione costante e computerizzata, gli operatori posso scegliere la migliore terapia, aggiustandola in continuo e verificandone gli effetti clinici. Questo sistema sostituisce il "campanello", in quanto il paziente ha un sistema di comunicazione con gli operatori sempre attivo. E' possibile che il monitor emetta dei suoni (allarmi), o che si illumini di vari colori: questo serve a segnalare agli operatori che potrebbe essere necessario intervenire, se il problema non si risolve autonomamente. Molte volte, infatti, il suono inizia a causa di artefatti nella rilevazione dei parametri vitali. In questi casi, l'allarme non deve preoccupare: gli operatori sanno distinguere quando c'è un effettivo problema, ed intervengono solo nel caso sia utile per il paziente.

^8 – BARRA ALIMENTAZIONE I macchinari al letto del paziente funzionano principalmente tramite energia elettrica. Per garantire la funzionalità costante degli strumenti salvavita, essi sono collegati ad una barra di alimentazione. Un generatore indipendente le fornisce elettricità senza interruzioni anche in caso di black-out improvvisi.

^9 – DEFIBRILLATORE Il defibrillatore manuale è un apparecchio sanitario che viene usato negli ospedali e nelle ambulanze quando per una serie di ragioni il cuore si ferma, o batte in maniera non corretta. Questo apparecchio consente di ristabilire nel paziente un battito cardiaco efficace, applicando una scarica elettrica non pericolosa e tollerata dall'organismo.

^10 – CARRELLO Per non diffondere infezioni, ciascuna unità paziente è dotata di un carrello contenente medicinali e materiali specifici per il paziente che occupa quel letto. In Terapia Intensiva ogni paziente riceve cure personalizzate, a seconda della patologia per cui è ricoverato: spesso è necessario utilizzare molti farmaci che prevedono diverse vie di somministrazione (iniezioni, compresse, fiale, …) oppure eseguire medicazioni (siringhe, garze, cerotti, …). Il carrello permette di avere a disposizione immediatamente tutto ciò che è necessario.

^11 – SMALTIMENTO MATERIALE BIOLOGICO Il corpo umano produce numerose sostanze, prevalentemente liquide, che circolano all'interno del corpo. Molto spesso in Terapia Intensiva, per consentire la cura, è necessario rimuovere o entrare in contatto con tali liquidi. Data la particolarità di queste sostanze ed il rischio della trasmissione di infezioni, non è possibile smaltirli come normali rifiuti, ma è necessario un sistema dedicato esclusivamente alle sostanze biologiche. Per questa ragione ogni unità paziente in Terapia Intensiva è provvista di particolari cestini monouso, in modo che i rifiuti biologici vengano tenuti separati da tutti gli altri.

^12 – MACCHINA PER DIALISI Quando il rene non funziona, è necessario "lavare" il sangue dalle sostanze tossiche, togliere i liquidi in eccesso, mantenere costanti gli equilibri di acqua e sali nel corpo. Per svolgere queste funzioni, il sangue di un paziente in insufficienza renale viene filtrato da una speciale macchina che sostituisce la funzione dei reni.

 

Non tutti questi strumenti tecnologici sono sempre presenti al letto del paziente: essi vengono utilizzati solo quando necessario. Potreste trovare altri strumenti e macchinari non presenti in questa immagine; per questi potete chiedere spiegazioni ai medici e agli infermieri del reparto.

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