1. LE FINALITA' DELL'UNITA' OPERATIVA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE
L' Unità Operativa di Anestesia è composta da 2 sezioni in cui Medici e Infermieri svolgono le loro attività.
Sezione di Terapia Intensiva o Rianimazione
Il reparto di Terapia Intensiva o Rianimazione fornisce cure a malati ad elevata complessità clinico-assistenziale, che richiedono trattamenti terapeutici di supporto o di sostituzione delle funzioni vitali e pertanto garantisce:
□ Il ricovero di pazienti critici per monitoraggio e/o trattamento intensivo
□ Prestazioni sanitarie in urgenza indifferibile e in emergenza presso il Pronto Soccorso, i Reparti e gli Ambulatori del Presidio Ospedaliero di Belluno
□ Assistenza medica ed infermieristica al paziente critico durante il trasporto intraospedaliero e l'esecuzione di indagini strumentali (TAC, Risonanza Magnetica, Angiografia,ecc.)
□ Trasferimento primario o secondario del paziente critico ad altri Ospedali, con trattamenti intensivi in corso (in collaborazione con il Pronto Soccorso e il SUEM)
□ Attività correlate alla donazione di organi e tessuti nei pazienti deceduti
Sezione di Anestesia
Fornisce prestazioni programmate e d'urgenza in anestesia generale, loco-regionale o in sedazione, per rendere possibili, in condizioni di sicurezza, interventi chirurgici o procedure diagnostico-terapeutiche complesse, in regime di ricovero ordinario, di chirurgia "di giorno" o di chirurgia ambulatoriale e pertanto garantisce:
□ Valutazione medica anestesiologica preoperatoria
□ Esecuzione di anestesia generale o loco-regionale e sedazione
□ Gestione del Parto Indolore per tutte le 24 ore
□ Assistenza infermieristica del paziente in anestesia e nell'immediato periodo postoperatorio
□ Gestione del Dolore Postoperatorio
2. L'ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DELL'UNITA' OPERATIVA
Nominativo |
Funzione |
Davide Mazzon |
Direttore UO Complessa Anestesia e Rianimazione; Referente Qualità; Responsabile Gruppo Operatorio |
Franco Stetka |
Responsabile UO Semplice Coordinamento Prelievo e Trapianti Organi e Tessuti |
Lorenzo Bernardi |
Responsabile UO Semplice Terapia Intensiva; Referente Rischio Clinico area medica |
Giouseppe Calleri |
Responsabile UO Semplice Ambulatorio |
Pierluigi Trevisan |
Referente UO Semplice Anestesia Pediatrica |
Ferdinando Fant |
Responsabile UO semplice Anestesia in Ostetricia e Ginecologia |
Moira Bernard |
Dirigente Medico |
Raul Bucciarelli |
Dirigente Medico |
Fabrizia Carlin |
Dirigente Medico |
Nella De Bermardo |
Dirigente Medico |
Alessandro De Carli |
Dirigente Medico |
Sabrina De Cian |
Dirigente Medico |
Lucia De Paoli |
Dirigente Medico |
Denis Longi |
Dirigente Medico |
Daniele Poole |
Dirigente Medico |
Roberto Pianon |
Dirigente Medico |
Giovanni Re |
Dirigente Medico |
Giuseppe Rubino |
Dirigente Medico |
Rosalba Ruscitti |
Dirigente Medico |
Simone Silvestri |
Dirigente Medico |
Giuseppe Zanne |
Dirigente Medico |
Laura Dorigo |
Infermiera Coordinatrice; Referente Qualità |
Luciana Roncada |
Infermiere Referente TI |
Paolo Casarin |
Infermiere Referente Anestesia;Referente rischio clinico area infermieristica |
Patrizia Orsingher |
Infermiere Referente Segreteria |
Michela Bulf |
Infermiere |
Claudio Balzan |
Infermiere |
Laura Cancian |
Infermiere |
Lisa Capraro |
Infermiere |
Lucia D'Alpaos |
Infermiere |
Selena Da Canal |
Infermiere |
Barbara De Barba |
Infermiere |
Annalisa De Bona |
Infermiere |
Monica De Bona |
Infermiere |
Barbara De Col |
Infermiere |
Ivan Del Pizzol |
Infermiere |
Raffaella Faccen |
Infermiere |
Alessandra Fiori |
Infermiere |
Patrizia Mazzocco |
Infermiere |
Mirella Rosso |
Infermiere |
Barbara Siorpaes |
Infermiere |
Chiara Soppelsa |
Infermiere |
Barbara Trevisson |
Infermiere |
Marzia Tonon |
Infermiere |
Alessandra Turrin |
Infermiere |
Denise Vedana |
Infermiere |
Alessandra Veronese |
Infermiere |
Federica Vettore |
Infermiere |
Lina Reolon |
Infermiere |
Massimo Savina |
Infermiere |
Francesca Sibilani |
Infermiere |
Anna Chierzi |
Infermiere |
Ilenia De Lucca |
Infermiere |
Vittoria Fant |
Infermiere |
Paola Feltrin |
Infermiere |
Annarita Gorgoglione |
Infermiere |
Alessandra Patt |
Infermiere |
Stanislao Piccirillo |
Infermiere |
Fabiana Savi |
Infermiere |
Lerna Saviane |
Infermiere |
Eric Serafini |
Infermiere |
Mauro Sonego |
Infermiere |
Angela Tiziani |
Operatore Socio sanitario |
Maria Grazia Margiotta |
Operatore Socio sanitario |
Lidia Conterno |
Operatore Socio sanitario |
Brigida Viel |
Ausiliario Socio-sanitario |
Mariangela Pollazzon |
Ausiliario Socio-sanitario |
|
|
Il reparto di Terapia Intensiva |
Dott. Davide Mazzon
Direttore UO Complessa Anestesia e Rianimazione
|
I Curriculum dei Dirigenti Medici della UO di Anestesia e Rianimazione sono visionabili al link http://www.ulss.belluno.it/?pagina=bandi&servizio=23&bando=73#tabella
3. TERAPIA INTENSIVA: ALCUNI DATI SULLA NOSTRA ATTIVITA
|
Dott. Lorenzo Bernardi
Responsabile UO Semplice Terapia Intensiva
|
La Terapia Intensiva dell'Ospedale di Belluno è dotata di 9 posti-letto. Nel 2012 vi sono stati ammessi 442 pazienti, il 18% dei quali trasferiti da altri Ospedali per le competenze specialistiche presenti a Belluno (Neurochirurgia, Malattie Infettive) o per avvicinamento alla zona di residenza. Dei 442 ammessi in Terapia Intensiva, solo il 23% è rappresentato da pazienti operati di interventi chirurgici programmati, mentre il 77% è rappresentato da ricoveri non programmati di pazienti critici. Nel 2012, l'84,3% dei pazienti ammessi nella nostra Terapia Intensiva è sopravvissuto, e l'80 % è stato dimesso dall'Ospedale
Dal 2004 è attiva, nella fascia 8-20, una "sala di risveglio postoperatoria", dove transitano oltre 500 pazienti all'anno, destinata al monitoraggio intensivo e all'assistenza infermieristica specializzata nell'immediato postoperatorio. Tale struttura consente di migliorare la qualità dell'assistenza postoperatoria e la sicurezza dei pazienti operati, senza che essi debbano necessariamente accedere alla Terapia Intensiva, che quindi è riservata esclusivamente ai pazienti più gravi.
|
Dott. Franco Stetka Responsabile UO Semplice Coordinamento Prelievo e Trapianti Organi e Tessuti
|
Presso la nostra Terapia Intensiva è collocato il Centro di Coordinamento Provinciale per l'attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti, operativo dal 2002 con risultati che lo pongono a livelli di eccellenza a livello nazionale.
Il tasso di donatori di organi si mantiene intorno ai 50 donatori/anno per milione di abitanti (tasso regione veneto = 26); il numero di cornee donate si mantiene fra 80 e 100/anno.
Vengono qui riportati i link a tre articoli tratti dalla stampa locale. Il primo, "I pazienti tornano in Rianimazione. Ristrutturata", di presentazione della Terapia Intensiva, gli altri due, "Donazione organi. Belluno sale sul podio" e "Prelievo e trapianti, la lunga corsa nella notte di San Silvestro", sull'attività di prelievo di organi.
4. TERAPIA INTENSIVA: ACCESSI DEI FAMILIARI E COLLOQUI CON I MEDICI
Accessi e colloqui si svolgono dalle 15 alle 16 di ogni giorno feriale e festivo. Possono accedere alla Terapia Intensiva ed ai colloqui solo i familiari indicati dal paziente o, nel caso egli non sia in grado di esprimere un parere, quelli indicati dai congiunti più prossimi (coniuge, convivente, figli, fratelli). In caso di impossibilità a recarsi in Terapia Intensiva in tale fascia oraria, i familiari possono concordare un altro orario di accesso pomeridiano o serale. Poco dopo l'ammissione di un nuovo paziente ed il suo iniziale inquadramento clinico, vi sarà un primo incontro coi familiari che riceveranno l'opuscolo informativo contenente le informazioni sulle attività della Terapia Intensiva. In caso di un bilancio ancora incompleto del quadro clinico, specie nel caso di un nuovo ingresso, i familiari verranno riconvocati dopo qualche ora per informazioni integrative. Nel caso il paziente non sia in grado di comprendere e di esprimere un parere, ogni modificazione rilevante sulle condizioni cliniche, nonché la necessità di procedere a procedure o interventi a rischio, andranno comunicate telefonicamente ai numeri forniti dai familiari.
Si richiama quanto riportato nella "Carta dei Servizi":
-
E' possibile l'accesso di 2 familiari per paziente, dalle 15 alle 16; essi dovranno effettuare il lavaggio delle mani e indossare i copriscarpe. Sono possibili visite fuori orario concordate con Medici e Infermieri.
-
E possibile la permanenza protratta di un familiare in condizioni particolari (bambini, disabili, pazienti svegli).
-
Preferiamo non fornire informazioni per telefono, ad eccezione dei casi in cui sia stato concordato per l'impossibilità dei familiari a recarsi in Terapia Intensiva.
E' possibile scaricare il "Questionario di Valutazione del grado di soddisfazione dei Familiari in Terapia Intensiva", che vi invitiamo a compilare e a consegnarci. Le vostre osservazioni ci saranno utili a fornire un'assistenza sempre migliore.
5. ANESTESIA: PERCHE' TALVOLTA I PAZIENTI HANNO PAURA
DELL'ANESTESIA?
|
Laura Dorigo
Infermiera Coordinatrice
|
Ognuno di noi, in prima persona o nell'assistenza a un proprio caro, è stato almeno una voltanella vita coinvolto col tema dell'anestesia, facendosi al riguardo delle idee in parte fondate, matalora legate ad informazioni fuorvianti o non aggiornate.
Bisogna subito dire che nel corso dei decenni i luoghi comuni sull'anestesia si sono stratificati enormemente e solo da poco si riesce a sgombrare il campo da paure ataviche.
Un termometro assolutamente attendibile di come venga vissuto l' approccio all' anestesia è l'ambulatorio delle visite anestesiologiche, dove le persone candidate a chirurgia programmata vengono sottoposte a valutazione preliminare.
Ogni anestesista sa che nel corso del colloquio dovrà necessariamente dirimere dubbi, ansie e timori...sintetizzati dalla fatidica frase: "Guardi dottore che ho paura più dell'anestesia che dell'intervento".
Mi sveglierò ancora?
E' la domanda fondamentale, posta spesso in maniera scherzosa ma che rivela una paura sostanziale. Cosa si può rispondere? Il messaggio da far passare al di là delle statistiche è che la moderna anestesia ha raggiunto livelli di sicurezza ed efficacia assolutamente elevati. Oggi si riesce a rendere possibili interventi ritenuti impossibili fino a poco tempo fa, in pazienti spesso molto anziani e clinicamente compromessi. I moderni anestetici sono potenti ma sempre più precisi e selettivi e pochi sono gli effetti collaterali. Quindi, possiamo affermare che i rischi correlati all'anestesia sono sostanzialmente molto bassi e che dipendono non tanto dall'anestesia in sé quanto dalle condizioni fisiche del paziente e dalla complessità dell' intervento. Solo l'analisi del rapporto fra condizioni fisiche del paziente e tipologia di intervento ci può consentire di quantificare correttamente il rischio operatorio.
Può succedere che mi svegli durante l'anestesia?
E' una delle domande più frequenti e costituisce una paura rinforzato da una ricca aneddotica... Il risveglio intraoperatorio è un'esperienza spiacevole che può manifestarsi allorquando il piano di profondità dell'anestesia sia insufficiente. Al giorno d'oggi, col monitoraggio dei gas espiratori e più di recente con le metodiche elettroencefalografiche intraoperatorie (BIS ed Entropia) questo evento è decisamente rarissimo. Infatti, il livello di attività della corteccia cerebrale (e quindi il grado di "addormentamento") può essere controllato in tempo reale.
Mi faccia un'anestesia leggera, ho paura di una pesante!!!
Il concetto fondamentale è che non esistono anestesie leggere o pesanti: esistono solo anestesie adeguate o inadeguate per il tipo di intervento e per la condizione clinica del paziente. La presenza di effetti collaterali al risveglio, se l'anestesia è condotta in modo corretto, è in genere più proporzionata alla durata, tipologia e gravità dell'intervento chirurgico che agli effetti dell' anestesia in sé.
Ho paura di avere vomito al risveglio...
Il vomito postoperatorio è un effetto collaterale non grave ma è molto temuto.... Addirittura, nell'immaginario popolare legato all'anestesia, è considerato una sorta di prezzo obbligato da pagare al risveglio. I farmaci anestetici possono dare talora questo effetto collaterale, insieme alle stimolazioni legate all'atto chirurgico. Nel corso degli anni la selettività delle molecole degli anestetici ha ridotto considerevolmente anche questo effetto collaterale. Inoltre, l'uso preventivo di potenti farmaci antivomito ed una sempre più attenta gestione del dolore postoperatorio possono garantire un decorso libero da questo disturbo.
Un mio parente ha avuto una cefalea terribile dopo l'anestesia spinale. Io non vorrei proprio farla!!!
Quando si esegue un'anestesia spinale, l'anestesista inserisce nella parte bassa della schiena un ago che supera la membrana che contiene il liquido cefalorachidiano. Con gli aghi che si usavano in passato questa membrana rimaneva perforata per qualche giorno e la minima fuoriuscita di liquido poteva causare cefalea. Questo è un evento che è ben consolidato nell' immaginario collettivo... Oggi, per fortuna, con aghi sottilissimi e di foggia particolare, questo accade davvero molto raramente.... E l'anestesia spinale è sicuramente l'opzione ideale nel caso di taglio cesareo, nonché negli interventi agli arti inferiori e al basso addome, specie in pazienti anziani e compromessi.
In quanto tempo potrò smaltire l'anestesia? E' vero che ci vogliono giorni e giorni?
Il tempo di ripresa da un intervento chirurgico dipende dall'intervento stesso e dalle condizioni preesistenti del paziente. L'anestesia moderna di per sé, grazie ai farmaci sempre più rapidi e selettivi, non crea problemi particolari di metabolizzazione.... Se l'intervento è semplice anche l'anestesia lo sarà ed il recupero di conseguenza avverrà in tempi brevi.
Al giorno d'oggi, grazie anche ad anestetici potenti a rapido smaltimento, è possibile dimettere i pazienti operati anche in giornata.
Sentirò dolore una volta operato?
Attualmente, la conoscenza dei meccanismi del dolore ha fatto passi da gigante e la farmacologia offre una varietà di molecole che consentono di "cucire addosso al paziente la terapia del proprio dolore". Il trattamento del dolore postoperatorio ormai è entrato a fare parte in maniera integrata dell'anestesia. Ogni anestesista progetta il piano di copertura del dolore postoperatorio fin dall' inizio della procedura operatoria stessa.....
In conclusione, il paziente deve accostarsi con fiducia all'anestesia, discutere con l'anestesista ogni propria perplessità ed accettare con serenità le scelte che derivano da una preparazione professionale assolutamente specifica. Gli obiettivi dell'anestesista sono gli stessi del paziente: nessun dolore, massimo benessere, minimo rischio, nessuna complicazione....
6. ANESTESIA: PARTORIRE SENZA DOLORE A BELLUNO
Presso l'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Belluno è possibile, per le donne che lo desiderano, fruire gratuitamente dell'analgesia durante il parto con la tecnica della peridurale continua. Questa tecnica consente un ottimo controllo del dolore durante il parto, ha poche controindicazioni e viene praticata con ottimi risultati in circa 100 casi all'anno dai medici dell'U.O. di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale di Belluno a partire dall'anno 2000. Le informazioni sulla tecnica, i suoi vantaggi e le possibili, se pur rare, complicanze che essa comporta, vengono fornite durante una lezione tenuta all'interno dei corsi pre-parto. E' opportuno che le partorienti che intendono usufruire della partoanalgesia ma che sono impossibilitate a partecipare alla lezione si sottopongano ad una visita anestesiologica pre-parto, gratuita e prenotabile presso il CUP. Una valutazione da parte dell'Anestesista e dell'Ostetrico ed un'adeguata informazione della partoriente che intende avvalersi della partoanalgesia, sono i requisiti necessari per la sua attuazione.
E' qui possibile scaricare l'opuscolo relativo alla partoanalgesia, dove potete trovare informazioni più precise e dettagliate.
1. LE FINALITA' DELL'UNITA' OPERATIVA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE
L’ Unità Operativa di Anestesia è composta da 2 sezioni in cui Medici e Infermieri svolgono le loro attività.
Sezione di Terapia Intensiva o Rianimazione
Il reparto di Terapia Intensiva o Rianimazione fornisce cure a malati ad elevata complessità clinico-assistenziale, che richiedono trattamenti terapeutici di supporto o di sostituzione delle funzioni vitali e pertanto garantisce:
□ Il ricovero di pazienti critici per monitoraggio e/o trattamento intensivo
□ Prestazioni sanitarie in urgenza indifferibile e in emergenza presso il Pronto Soccorso, i Reparti e gli Ambulatori del Presidio Ospedaliero di Belluno
□ Assistenza medica ed infermieristica al paziente critico durante il trasporto intraospedaliero e l’esecuzione di indagini strumentali (TAC, Risonanza Magnetica, Angiografia,ecc.)
□ Trasferimento primario o secondario del paziente critico ad altri Ospedali, con trattamenti intensivi in corso (in collaborazione con il Pronto Soccorso e il SUEM)
□ Attività correlate alla donazione di organi e tessuti nei pazienti deceduti
Sezione di Anestesia
Fornisce prestazioni programmate e d’urgenza in anestesia generale, loco-regionale o in sedazione, per rendere possibili, in condizioni di sicurezza, interventi chirurgici o procedure diagnostico-terapeutiche complesse, in regime di ricovero ordinario, di chirurgia “di giorno” o di chirurgia ambulatoriale e pertanto garantisce:
□ Valutazione medica anestesiologica preoperatoria
□ Esecuzione di anestesia generale o loco-regionale e sedazione
□ Gestione del Parto Indolore per tutte le 24 ore
□ Assistenza infermieristica del paziente in anestesia e nell’immediato periodo postoperatorio
□ Gestione del Dolore Postoperatorio
2. L’ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DELL'UNITA' OPERATIVA
Nominativo
|
Funzione
|
Davide Mazzon
|
Direttore UO Complessa Anestesia e Rianimazione; Referente Qualità; Responsabile Gruppo Operatorio
|
Franco Stetka
|
Responsabile UO Semplice Coordinamento Prelievo e Trapianti Organi e Tessuti
|
Lorenzo Bernardi
|
Responsabile UO Semplice Terapia Intensiva; Referente Rischio Clinico area medica
|
Giuseppe Calleri
|
Responsabile UO Semplice Ambulatorio
|
Pierluigi Trevisan
|
Referente UO Semplice Anestesia Pediatrica
|
Ferdinando Fant
|
Responsabile UO semplice Anestesia in Ostetricia e Ginecologia
|
Moira Bernard
|
Dirigente Medico
|
Raul Bucciarelli
|
Dirigente Medico
|
Fabrizia Carlin
|
Dirigente Medico
|
Nella De Bermardo
|
Dirigente Medico
|
Alessandro De Carli
|
Dirigente Medico
|
Sabrina De Cian
|
Dirigente Medico
|
Lucia De Paoli
|
Dirigente Medico
|
Denis Longi
|
Dirigente Medico
|
Daniele Poole
|
Dirigente Medico
|
Roberto Pianon
|
Dirigente Medico
|
Giovanni Re
|
Dirigente Medico
|
Giuseppe Rubino
|
Dirigente Medico
|
Rosalba Ruscitti
|
Dirigente Medico
|
Simone Silvestri
|
Dirigente Medico
|
Giuseppe Zanne
|
Dirigente Medico
|
Laura Dorigo
|
Infermiera Coordinatrice; Referente Qualità
|
Luciana Roncada
|
Infermiere Referente TI
|
Paolo Casarin
|
Infermiere Referente Anestesia;Referente rischio clinico area infermieristica
|
Patrizia Orsingher
|
Infermiere Referente Segreteria
|
Michela Bulf
|
Infermiere
|
Claudio Balzan
|
Infermiere
|
Laura Cancian
|
Infermiere
|
Lisa Capraro
|
Infermiere
|
Lucia D’Alpaos
|
Infermiere
|
Selene Da Canal
|
Infermiere
|
Barbara De Barba
|
Infermiere
|
Annalisa De Bona
|
Infermiere
|
Monica De Bona
|
Infermiere
|
Barbara De Col
|
Infermiere
|
Ivan Del Pizzol
|
Infermiere
|
Raffaella Faccen
|
Infermiere
|
Alessandra Fiori
|
Infermiere
|
Patrizia Mazzocco
|
Infermiere
|
Mirella Rosso
|
Infermiere
|
Barbara Siorpaes
|
Infermiere
|
Chiara Soppelsa
|
Infermiere
|
Barbara Trevisson
|
Infermiere
|
Marzia Tonon
|
Infermiere
|
Alessandra Turrin
|
Infermiere
|
Denise Vedana
|
Infermiere
|
Alessandra Veronese
|
Infermiere
|
Federica Vettore
|
Infermiere
|
Lina Reolon
|
Infermiere
|
Massimo Savina
|
Infermiere
|
Francesca Sibilani
|
Infermiere
|
Anna Chierzi
|
Infermiere
|
Ilenia De Lucca
|
Infermiere
|
Vittoria Fant
|
Infermiere
|
Paola Feltrin
|
Infermiere
|
Annarita Gorgoglione
|
Infermiere
|
Alessandra Patt
|
Infermiere
|
Stanislao Piccirillo
|
Infermiere
|
Fabiana Savi
|
Infermiere
|
Lerna Saviane
|
Infermiere
|
Eric Serafini
|
Infermiere
|
Mauro Sonego
|
Infermiere
|
Angela Tiziani
|
Operatore Socio sanitario
|
Maria Grazia Margiotta
|
Operatore Socio sanitario
|
Lidia Conterno
|
Operatore Socio Sanitario
|
Brigida Viel
|
Ausiliario Socio-sanitario
|
Mariangela Pollazzon
|
Ausiliario Socio-sanitario
|
I Curriculum dei Dirigenti Medici della UO di Anestesia e Rianimazione sono visionabili al link http://www.ulss.belluno.it/?pagina=bandi&servizio=23&bando=73#tabella
3. TERAPIA INTENSIVA: ALCUNI DATI SULLA NOSTRA ATTIVITA
La Terapia Intensiva dell’Ospedale di Belluno è dotata di 9 posti-letto. Nel 2012 vi sono stati ammessi 442 pazienti, il 18% dei quali trasferiti da altri Ospedali per le competenze specialistiche presenti a Belluno (Neurochirurgia, Malattie Infettive) o per avvicinamento alla zona di residenza. Dei 442 ammessi in Terapia Intensiva, solo il 23% è rappresentato da pazienti operati di interventi chirurgici programmati, mentre il 77% è rappresentato da ricoveri non programmati di pazienti critici. Nel 2012, l’84,3% dei pazienti ammessi nella nostra Terapia Intensiva è sopravvissuto, e l’80 % è stato dimesso dall’Ospedale
Dal 2004 è attiva, nella fascia 8-20, una “sala di risveglio postoperatoria”, dove transitano oltre 500 pazienti all’anno, destinata al monitoraggio intensivo e all’assistenza infermieristica specializzata nell’immediato postoperatorio. Tale struttura consente di migliorare la qualità dell’assistenza postoperatoria e la sicurezza dei pazienti operati, senza che essi debbano necessariamente accedere alla Terapia Intensiva, che quindi è riservata esclusivamente ai pazienti più gravi.
Presso la nostra Terapia Intensiva è collocato il Centro di Coordinamento Provinciale per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti, operativo dal 2002 con risultati che lo pongono a livelli di eccellenza a livello nazionale. Il tasso di donatori di organi si mantiene intorno ai 50 donatori/anno per milione di abitanti (tasso regione veneto = 26); il numero di cornee donate si mantiene fra 80 e 100/anno.
4. TERAPIA INTENSIVA: ACCESSI DEI FAMILIARI E COLLOQUI CON I MEDICI
Accessi e colloqui si svolgono dalle 15 alle 16 di ogni giorno feriale e festivo. Possono accedere alla Terapia Intensiva ed ai colloqui solo i familiari indicati dal paziente o, nel caso egli non sia in grado di esprimere un parere, quelli indicati dai congiunti più prossimi (coniuge, convivente, figli, fratelli). In caso di impossibilità a recarsi in Terapia Intensiva in tale fascia oraria, i familiari possono concordare un altro orario di accesso pomeridiano o serale. Poco dopo l’ammissione di un nuovo paziente ed il suo iniziale inquadramento clinico, vi sarà un primo incontro coi familiari che riceveranno l’opuscolo informativo contenente le informazioni sulle attività della Terapia Intensiva. In caso di un bilancio ancora incompleto del quadro clinico, specie nel caso di un nuovo ingresso, i familiari verranno riconvocati dopo qualche ora per informazioni integrative. Nel caso il paziente non sia in grado di comprendere e di esprimere un parere, ogni modificazione rilevante sulle condizioni cliniche, nonché la necessità di procedere a procedure o interventi a rischio, andranno comunicate telefonicamente ai numeri forniti dai familiari.
Si richiama quanto riportato nella “Carta dei Servizi”:
§ E’ possibile l’accesso di 2 familiari per paziente, dalle 15 alle 16; essi dovranno effettuare il lavaggio delle mani e indossare i copriscarpe. Sono possibili visite fuori orario concordate con Medici e Infermieri.
§ E possibile la permanenza protratta di un familiare in condizioni particolari (bambini, disabili, pazienti svegli).
§ Preferiamo non fornire informazioni per telefono, ad eccezione dei casi in cui sia stato concordato per l’impossibilità dei familiari a recarsi in Terapia Intensiva.
Nel sito www.Intensiva.it è possibile scaricare il “Questionario di Valutazione del grado di soddisfazione dei Familiari in Terapia Intensiva”, che vi invitiamo a compilare e a consegnarci. Le vostre osservazioni ci saranno utili a fornire un’assistenza sempre migliore.
5. ANESTESIA: PERCHE’ TALVOLTA I PAZIENTI HANNO PAURA DELL’ANESTESIA?
Ognuno di noi, in prima persona o nell’assistenza a un proprio caro, è stato almeno una volta nella vita coinvolto col tema dell’anestesia, facendosi al riguardo delle idee in parte fondate, ma talora legate ad informazioni fuorvianti o non aggiornate. Bisogna subito dire che nel corso dei decenni i luoghi comuni sull’anestesia si sono stratificati enormemente e solo da poco si riesce a sgombrare il campo da paure ataviche.
Un termometro assolutamente attendibile di come venga vissuto l’ approccio all’ anestesia è l’ambulatorio delle visite anestesiologiche, dove le persone candidate a chirurgia programmata vengono sottoposte a valutazione preliminare. Ogni anestesista sa che nel corso del colloquio dovrà necessariamente dirimere dubbi, ansie e timori…sintetizzati dalla fatidica frase: “Guardi dottore che ho paura più dell’anestesia che dell’intervento”.
Mi sveglierò ancora?
E’ la domanda fondamentale, posta spesso in maniera scherzosa ma che rivela una paura sostanziale. Cosa si può rispondere? Il messaggio da far passare al di là delle statistiche è che la moderna anestesia ha raggiunto livelli di sicurezza ed efficacia assolutamente elevati. Oggi si riesce a rendere possibili interventi ritenuti impossibili fino a poco tempo fa, in pazienti spesso molto anziani e clinicamente compromessi. I moderni anestetici sono potenti ma sempre più precisi e selettivi e pochi sono gli effetti collaterali. Quindi, possiamo affermare che i rischi correlati all’anestesia sono sostanzialmente molto bassi e che dipendono non tanto dall’anestesia in sé quanto dalle condizioni fisiche del paziente e dalla complessità dell’ intervento. Solo l’analisi del rapporto fra condizioni fisiche del paziente e tipologia di intervento ci può consentire di quantificare correttamente il rischio operatorio.
Può succedere che mi svegli durante l’anestesia?
E’ una delle domande più frequenti e costituisce una paura rinforzato da una ricca aneddotica… Il risveglio intraoperatorio è un’esperienza spiacevole che può manifestarsi allorquando il piano di profondità dell’anestesia sia insufficiente. Al giorno d’oggi, col monitoraggio dei gas espiratori e più di recente con le metodiche elettroencefalografiche intraoperatorie (BIS ed Entropia) questo evento è decisamente rarissimo. Infatti, il livello di attività della corteccia cerebrale (e quindi il grado di “addormentamento”) può essere controllato in tempo reale.
Mi faccia un’anestesia leggera, ho paura di una pesante!!!
Il concetto fondamentale è che non esistono anestesie leggere o pesanti: esistono solo anestesie adeguate o inadeguate per il tipo di intervento e per la condizione clinica del paziente. La presenza di effetti collaterali al risveglio, se l’anestesia è condotta in modo corretto, è in genere più proporzionata alla durata, tipologia e gravità dell’intervento chirurgico che agli effetti dell’ anestesia in sé.
Ho paura di avere vomito al risveglio…
Il vomito postoperatorio è un effetto collaterale non grave ma è molto temuto…. Addirittura, nell’immaginario popolare legato all’anestesia, è considerato una sorta di prezzo obbligato da pagare al risveglio. I farmaci anestetici possono dare talora questo effetto collaterale, insieme alle stimolazioni legate all’atto chirurgico. Nel corso degli anni la selettività delle molecole degli anestetici ha ridotto considerevolmente anche questo effetto collaterale. Inoltre, l’uso preventivo di potenti farmaci antivomito ed una sempre più attenta gestione del dolore postoperatorio possono garantire un decorso libero da questo disturbo.
Un mio parente ha avuto una cefalea terribile dopo l’anestesia spinale. Io non vorrei proprio farla!!!
Quando si esegue un’anestesia spinale, l’anestesista inserisce nella parte bassa della schiena un ago che supera la membrana che contiene il liquido cefalorachidiano. Con gli aghi che si usavano in passato questa membrana rimaneva perforata per qualche giorno e la minima fuoriuscita di liquido poteva causare cefalea. Questo è un evento che è ben consolidato nell’ immaginario collettivo… Oggi, per fortuna, con aghi sottilissimi e di foggia particolare, questo accade davvero molto raramente…. E l’anestesia spinale è sicuramente l’opzione ideale nel caso di taglio cesareo, nonché negli interventi agli arti inferiori e al basso addome, specie in pazienti anziani e compromessi.
In quanto tempo potrò smaltire l’anestesia? E’ vero che ci vogliono giorni e giorni?
Il tempo di ripresa da un intervento chirurgico dipende dall’intervento stesso e dalle condizioni preesistenti del paziente. L’anestesia moderna di per sé, grazie ai farmaci sempre più rapidi e selettivi, non crea problemi particolari di metabolizzazione…. Se l’intervento è semplice anche l’anestesia lo sarà ed il recupero di conseguenza avverrà in tempi brevi.
Al giorno d’oggi, grazie anche ad anestetici potenti a rapido smaltimento, è possibile dimettere i pazienti operati anche in giornata.
Sentirò dolore una volta operato?
Attualmente, la conoscenza dei meccanismi del dolore ha fatto passi da gigante e la farmacologia offre una varietà di molecole che consentono di “cucire addosso al paziente la terapia del proprio dolore”. Il trattamento del dolore postoperatorio ormai è entrato a fare parte in maniera integrata dell’anestesia. Ogni anestesista progetta il piano di copertura del dolore postoperatorio fin dall’ inizio della procedura operatoria stessa…..
In conclusione, il paziente deve accostarsi con fiducia all’anestesia, discutere con l’anestesista ogni propria perplessità ed accettare con serenità le scelte che derivano da una preparazione professionale assolutamente specifica. Gli obiettivi dell’anestesista sono gli stessi del paziente: nessun dolore, massimo benessere, minimo rischio, nessuna complicazione….
6. ANESTESIA: PARTORIRE SENZA DOLORE A BELLUNO
Presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Belluno è possibile, per le donne che lo desiderano, fruire gratuitamente dell’analgesia durante il parto con la tecnica della peridurale continua. Questa tecnica consente un ottimo controllo del dolore durante il parto, ha poche controindicazioni e viene praticata con ottimi risultati in circa 100 casi all’anno dai medici dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Belluno a partire dall’anno 2000. Le informazioni sulla tecnica, i suoi vantaggi e le possibili, se pur rare, complicanze che essa comporta, vengono fornite durante una lezione tenuta all’interno dei corsi pre-parto. E’ opportuno che le partorienti che intendono usufruire della partoanalgesia ma che sono impossibilitate a partecipare alla lezione si sottopongano ad una visita anestesiologica pre-parto, gratuita e prenotabile presso il CUP. Una valutazione da parte dell’Anestesista e dell’Ostetrico ed un’adeguata informazione della partoriente che intende avvalersi della partoanalgesia, sono i requisiti necessari per la sua attuazione.