Azienda ULSS n.1 - Belluno


1. LE FINALITA' DELL'UNITA' OPERATIVAospbl DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE

L' Unità Operativa di Anestesia è composta da 2 sezioni in cui Medici e Infermieri svolgono le loro attività.

 




arlogoSezione di Terapia Intensiva o Rianimazione

Il reparto di Terapia Intensiva o Rianimazione fornisce cure a malati ad elevata complessità clinico-assistenziale, che richiedono trattamenti terapeutici di supporto o di sostituzione delle funzioni vitali e pertanto garantisce:

□ Il ricovero di pazienti critici per monitoraggio e/o trattamento intensivo

□ Prestazioni sanitarie in urgenza indifferibile e in emergenza presso il Pronto Soccorso, i Reparti e gli Ambulatori del Presidio Ospedaliero di Belluno

□ Assistenza medica ed infermieristica al paziente critico durante il trasporto intraospedaliero e l'esecuzione di indagini strumentali (TAC, Risonanza Magnetica, Angiografia,ecc.)

□ Trasferimento primario o secondario del paziente critico ad altri Ospedali, con trattamenti intensivi in corso (in collaborazione con il Pronto Soccorso e il SUEM)

□ Attività correlate alla donazione di organi e tessuti nei pazienti deceduti

Sezione di Anestesia

Fornisce prestazioni programmate e d'urgenza in anestesia generale, loco-regionale o in sedazione, per rendere possibili, in condizioni di sicurezza, interventi chirurgici o procedure diagnostico-terapeutiche complesse, in regime di ricovero ordinario, di chirurgia "di giorno" o di chirurgia ambulatoriale e pertanto garantisce:

□ Valutazione medica anestesiologica preoperatoria

□ Esecuzione di anestesia generale o loco-regionale e sedazione

□ Gestione del Parto Indolore per tutte le 24 ore

□ Assistenza infermieristica del paziente in anestesia e nell'immediato periodo postoperatorio

□ Gestione del Dolore Postoperatorio

 

2. L'ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DELL'UNITA' OPERATIVA

Nominativo Funzione             
Davide Mazzon                                        Direttore UO Complessa Anestesia e Rianimazione; Referente Qualità; Responsabile Gruppo Operatorio
Franco Stetka Responsabile UO Semplice Coordinamento Prelievo e Trapianti Organi e Tessuti
Lorenzo Bernardi Responsabile UO Semplice Terapia Intensiva; Referente Rischio Clinico area medica
Giouseppe Calleri Responsabile UO Semplice Ambulatorio
Pierluigi Trevisan Referente UO Semplice Anestesia Pediatrica
Ferdinando Fant Responsabile UO semplice Anestesia in Ostetricia e Ginecologia
Moira Bernard Dirigente Medico
Raul Bucciarelli Dirigente Medico
Fabrizia Carlin Dirigente Medico
Nella De Bermardo Dirigente Medico
Alessandro De Carli Dirigente Medico
Sabrina De Cian Dirigente Medico
Lucia De Paoli Dirigente Medico
Denis Longi Dirigente Medico
Daniele Poole Dirigente Medico
Roberto Pianon Dirigente Medico
Giovanni Re Dirigente Medico
Giuseppe Rubino Dirigente Medico
Rosalba Ruscitti Dirigente Medico
Simone Silvestri Dirigente Medico
Giuseppe Zanne Dirigente Medico
Laura Dorigo Infermiera Coordinatrice; Referente Qualità
Luciana Roncada Infermiere Referente TI
Paolo Casarin Infermiere Referente Anestesia;Referente rischio clinico area infermieristica
Patrizia Orsingher Infermiere Referente Segreteria
Michela Bulf Infermiere
Claudio Balzan Infermiere
Laura Cancian Infermiere
Lisa Capraro Infermiere
Lucia D'Alpaos Infermiere
Selena Da Canal Infermiere
Barbara De Barba Infermiere
Annalisa De Bona         Infermiere
Monica De Bona Infermiere
Barbara De Col Infermiere
Ivan Del Pizzol Infermiere
Raffaella Faccen Infermiere
Alessandra Fiori Infermiere
Patrizia Mazzocco Infermiere
Mirella Rosso Infermiere
Barbara Siorpaes Infermiere
Chiara Soppelsa Infermiere
Barbara Trevisson Infermiere
Marzia Tonon Infermiere
Alessandra Turrin Infermiere
Denise Vedana Infermiere
Alessandra Veronese Infermiere
Federica Vettore Infermiere
Lina Reolon Infermiere
Massimo Savina Infermiere
Francesca Sibilani Infermiere
Anna Chierzi Infermiere
Ilenia De Lucca Infermiere
Vittoria Fant Infermiere
Paola Feltrin Infermiere
Annarita Gorgoglione Infermiere
Alessandra Patt Infermiere
Stanislao Piccirillo Infermiere
Fabiana Savi Infermiere
Lerna Saviane Infermiere
Eric Serafini Infermiere
Mauro Sonego Infermiere
Angela Tiziani Operatore Socio sanitario
Maria Grazia Margiotta    Operatore Socio sanitario
Lidia Conterno Operatore Socio sanitario
Brigida Viel Ausiliario Socio-sanitario
Mariangela Pollazzon Ausiliario Socio-sanitario

 

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Il reparto di Terapia Intensiva
 
  Dott. Davide Mazzon
       Direttore UO Complessa Anestesia e    Rianimazione

I Curriculum dei Dirigenti Medici della UO di Anestesia e Rianimazione sono visionabili al link http://www.ulss.belluno.it/?pagina=bandi&servizio=23&bando=73#tabella

 

3. TERAPIA INTENSIVA: ALCUNI DATI SULLA NOSTRA ATTIVITA

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Dott. Lorenzo Bernardi
Responsabile UO Semplice Terapia Intensiva

La Terapia Intensiva dell'Ospedale di Belluno è dotata di 9 posti-letto. Nel 2012 vi sono stati ammessi 442 pazienti, il 18% dei quali trasferiti da altri Ospedali per le competenze specialistiche presenti a Belluno (Neurochirurgia, Malattie Infettive) o per avvicinamento alla zona di residenza. Dei 442 ammessi in Terapia Intensiva, solo il 23% è rappresentato da pazienti operati di interventi chirurgici programmati, mentre il 77% è rappresentato da ricoveri non programmati di pazienti critici. Nel 2012, l'84,3% dei pazienti ammessi nella nostra Terapia Intensiva è sopravvissuto, e l'80 % è stato dimesso dall'Ospedale

 

Dal 2004 è attiva, nella fascia 8-20, una "sala di risveglio postoperatoria", dove transitano oltre 500 pazienti all'anno, destinata al monitoraggio intensivo e all'assistenza infermieristica specializzata nell'immediato postoperatorio. Tale struttura consente di migliorare la qualità dell'assistenza postoperatoria e la sicurezza dei pazienti operati, senza che essi debbano necessariamente accedere alla Terapia Intensiva, che quindi è riservata esclusivamente ai pazienti più gravi.

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Dott. Franco Stetka Responsabile UO Semplice Coordinamento Prelievo e Trapianti Organi e Tessuti

Presso la nostra Terapia Intensiva è collocato il Centro di Coordinamento Provinciale per l'attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti, operativo dal 2002 con risultati che lo pongono a livelli di eccellenza a livello nazionale.

Il tasso di donatori di organi si mantiene intorno ai 50 donatori/anno per milione di abitanti (tasso regione veneto = 26); il numero di cornee donate si mantiene fra 80 e 100/anno.

Vengono qui riportati i link a tre articoli tratti dalla stampa locale. Il primo, "I pazienti tornano in Rianimazione. Ristrutturata", di presentazione della Terapia Intensiva, gli altri due, "Donazione organi. Belluno sale sul podio" e "Prelievo e trapianti, la lunga corsa nella notte di San Silvestro", sull'attività di prelievo di organi.

 

4. TERAPIA INTENSIVA: ACCESSI DEI FAMILIARI E COLLOQUI CON I MEDICI

ospbl2Accessi e colloqui si svolgono dalle 15 alle 16 di ogni giorno feriale e festivo. Possono accedere alla Terapia Intensiva ed ai colloqui solo i familiari indicati dal paziente o, nel caso egli non sia in grado di esprimere un parere, quelli indicati dai congiunti più prossimi (coniuge, convivente, figli, fratelli). In caso di impossibilità a recarsi in Terapia Intensiva in tale fascia oraria, i familiari possono concordare un altro orario di accesso pomeridiano o serale. Poco dopo l'ammissione di un nuovo paziente ed il suo iniziale inquadramento clinico, vi sarà un primo incontro coi familiari che riceveranno l'opuscolo informativo contenente le informazioni sulle attività della Terapia Intensiva. In caso di un bilancio ancora incompleto del quadro clinico, specie nel caso di un nuovo ingresso, i familiari verranno riconvocati dopo qualche ora per informazioni integrative. Nel caso il paziente non sia in grado di comprendere e di esprimere un parere, ogni modificazione rilevante sulle condizioni cliniche, nonché la necessità di procedere a procedure o interventi a rischio, andranno comunicate telefonicamente ai numeri forniti dai familiari.

Si richiama quanto riportato nella "Carta dei Servizi":

  • E' possibile l'accesso di 2 familiari per paziente, dalle 15 alle 16; essi dovranno effettuare il lavaggio delle mani e indossare i copriscarpe. Sono possibili visite fuori orario concordate con Medici e Infermieri.

  • E possibile la permanenza protratta di un familiare in condizioni particolari (bambini, disabili, pazienti svegli).

  • Preferiamo non fornire informazioni per telefono, ad eccezione dei casi in cui sia stato concordato per l'impossibilità dei familiari a recarsi in Terapia Intensiva.

E' possibile scaricare il "Questionario di Valutazione del grado di soddisfazione dei Familiari in Terapia Intensiva", che vi invitiamo a compilare e a consegnarci. Le vostre osservazioni ci saranno utili a fornire un'assistenza sempre migliore.

 

5. ANESTESIA: PERCHE' TALVOLTA I PAZIENTI HANNO PAURA
DELL'ANESTESIA?
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Laura Dorigo
Infermiera Coordinatrice
 
Ognuno di noi, in prima persona o nell'assistenza a un proprio caro, è stato almeno una voltanella vita coinvolto col tema dell'anestesia, facendosi al riguardo delle idee in parte fondate, matalora legate ad informazioni fuorvianti o non aggiornate.
Bisogna subito dire che nel corso dei decenni i luoghi comuni sull'anestesia si sono stratificati enormemente e solo da poco si riesce a sgombrare il campo da paure ataviche.
Un termometro assolutamente attendibile di come venga vissuto l' approccio all' anestesia è l'ambulatorio delle visite anestesiologiche, dove le persone candidate a chirurgia programmata vengono sottoposte a valutazione preliminare.
Ogni anestesista sa che nel corso del colloquio dovrà necessariamente dirimere dubbi, ansie e timori...sintetizzati dalla fatidica frase: "Guardi dottore che ho paura più dell'anestesia che dell'intervento".
Mi sveglierò ancora?
E' la domanda fondamentale, posta spesso in maniera scherzosa ma che rivela una paura sostanziale. Cosa si può rispondere? Il messaggio da far passare al di là delle statistiche è che la moderna anestesia ha raggiunto livelli di sicurezza ed efficacia assolutamente elevati. Oggi si riesce a rendere possibili interventi ritenuti impossibili fino a poco tempo fa, in pazienti spesso molto anziani e clinicamente compromessi. I moderni anestetici sono potenti ma sempre più precisi e selettivi e pochi sono gli effetti collaterali. Quindi, possiamo affermare che i rischi correlati all'anestesia sono sostanzialmente molto bassi e che dipendono non tanto dall'anestesia in sé quanto dalle condizioni fisiche del paziente e dalla complessità dell' intervento. Solo l'analisi del rapporto fra condizioni fisiche del paziente e tipologia di intervento ci può consentire di quantificare correttamente il rischio operatorio.
 
Può succedere che mi svegli durante l'anestesia?
E' una delle domande più frequenti e costituisce una paura rinforzato da una ricca aneddotica... Il risveglio intraoperatorio è un'esperienza spiacevole che può manifestarsi allorquando il piano di profondità dell'anestesia sia insufficiente. Al giorno d'oggi, col monitoraggio dei gas espiratori e più di recente con le metodiche elettroencefalografiche intraoperatorie (BIS ed Entropia) questo evento è decisamente rarissimo. Infatti, il livello di attività della corteccia cerebrale (e quindi il grado di "addormentamento") può essere controllato in tempo reale.
 
Mi faccia un'anestesia leggera, ho paura di una pesante!!!
Il concetto fondamentale è che non esistono anestesie leggere o pesanti: esistono solo anestesie adeguate o inadeguate per il tipo di intervento e per la condizione clinica del paziente. La presenza di effetti collaterali al risveglio, se l'anestesia è condotta in modo corretto, è in genere più proporzionata alla durata, tipologia e gravità dell'intervento chirurgico che agli effetti dell' anestesia in sé.
 
Ho paura di avere vomito al risveglio...
Il vomito postoperatorio è un effetto collaterale non grave ma è molto temuto.... Addirittura, nell'immaginario popolare legato all'anestesia, è considerato una sorta di prezzo obbligato da pagare al risveglio. I farmaci anestetici possono dare talora questo effetto collaterale, insieme alle stimolazioni legate all'atto chirurgico. Nel corso degli anni la selettività delle molecole degli anestetici ha ridotto considerevolmente anche questo effetto collaterale. Inoltre, l'uso preventivo di potenti farmaci antivomito ed una sempre più attenta gestione del dolore postoperatorio possono garantire un decorso libero da questo disturbo.
 
Un mio parente ha avuto una cefalea terribile dopo l'anestesia spinale. Io non vorrei proprio farla!!!
Quando si esegue un'anestesia spinale, l'anestesista inserisce nella parte bassa della schiena un ago che supera la membrana che contiene il liquido cefalorachidiano. Con gli aghi che si usavano in passato questa membrana rimaneva perforata per qualche giorno e la minima fuoriuscita di liquido poteva causare cefalea. Questo è un evento che è ben consolidato nell' immaginario collettivo... Oggi, per fortuna, con aghi sottilissimi e di foggia particolare, questo accade davvero molto raramente.... E l'anestesia spinale è sicuramente l'opzione ideale nel caso di taglio cesareo, nonché negli interventi agli arti inferiori e al basso addome, specie in pazienti anziani e compromessi.
 
In quanto tempo potrò smaltire l'anestesia? E' vero che ci vogliono giorni e giorni?
Il tempo di ripresa da un intervento chirurgico dipende dall'intervento stesso e dalle condizioni preesistenti del paziente. L'anestesia moderna di per sé, grazie ai farmaci sempre più rapidi e selettivi, non crea problemi particolari di metabolizzazione.... Se l'intervento è semplice anche l'anestesia lo sarà ed il recupero di conseguenza avverrà in tempi brevi.
Al giorno d'oggi, grazie anche ad anestetici potenti a rapido smaltimento, è possibile dimettere i pazienti operati anche in giornata.
 
Sentirò dolore una volta operato?
Attualmente, la conoscenza dei meccanismi del dolore ha fatto passi da gigante e la farmacologia offre una varietà di molecole che consentono di "cucire addosso al paziente la terapia del proprio dolore". Il trattamento del dolore postoperatorio ormai è entrato a fare parte in maniera integrata dell'anestesia. Ogni anestesista progetta il piano di copertura del dolore postoperatorio fin dall' inizio della procedura operatoria stessa.....

In conclusione, il paziente deve accostarsi con fiducia all'anestesia, discutere con l'anestesista ogni propria perplessità ed accettare con serenità le scelte che derivano da una preparazione professionale assolutamente specifica. Gli obiettivi dell'anestesista sono gli stessi del paziente: nessun dolore, massimo benessere, minimo rischio, nessuna complicazione....

 

6. ANESTESIA: PARTORIRE SENZA DOLORE A BELLUNO

Presso l'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Belluno è possibile, per le donne che lo desiderano, fruire gratuitamente dell'analgesia durante il parto con la tecnica della peridurale continua. Questa tecnica consente un ottimo controllo del dolore durante il parto, ha poche controindicazioni e viene praticata con ottimi risultati in circa 100 casi all'anno dai medici dell'U.O. di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale di Belluno a partire dall'anno 2000. Le informazioni sulla tecnica, i suoi vantaggi e le possibili, se pur rare, complicanze che essa comporta, vengono fornite durante una lezione tenuta all'interno dei corsi pre-parto. E' opportuno che le partorienti che intendono usufruire della partoanalgesia ma che sono impossibilitate a partecipare alla lezione si sottopongano ad una visita anestesiologica pre-parto, gratuita e prenotabile presso il CUP. Una valutazione da parte dell'Anestesista e dell'Ostetrico ed un'adeguata informazione della partoriente che intende avvalersi della partoanalgesia, sono i requisiti necessari per la sua attuazione.

E' qui possibile scaricare l'opuscolo relativo alla partoanalgesia, dove potete trovare informazioni più precise e dettagliate.

1.    LE FINALITA' DELL'UNITA' OPERATIVA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE

 

L’ Unità Operativa di Anestesia è composta da 2 sezioni in cui Medici e Infermieri svolgono le loro attività.

 

Sezione di Terapia Intensiva o Rianimazione

 

Il reparto di Terapia Intensiva o Rianimazione fornisce cure a malati ad elevata complessità clinico-assistenziale, che richiedono trattamenti terapeutici di supporto o di sostituzione delle funzioni vitali e pertanto garantisce:

 

       Il ricovero di pazienti critici per monitoraggio e/o trattamento intensivo

       Prestazioni sanitarie in urgenza indifferibile e in emergenza presso il Pronto Soccorso, i Reparti e gli Ambulatori del Presidio Ospedaliero di Belluno

       Assistenza medica ed infermieristica al paziente critico durante il trasporto intraospedaliero e l’esecuzione di indagini strumentali (TAC, Risonanza Magnetica, Angiografia,ecc.)

       Trasferimento primario o secondario del paziente critico ad altri Ospedali, con trattamenti intensivi in corso (in collaborazione con il Pronto Soccorso e il SUEM)

       Attività correlate alla donazione di organi e tessuti nei pazienti deceduti

 

 

 

Sezione di Anestesia

 

Fornisce prestazioni programmate e d’urgenza in anestesia generale, loco-regionale o in sedazione, per rendere possibili, in condizioni di sicurezza, interventi chirurgici o procedure diagnostico-terapeutiche complesse, in regime di ricovero ordinario, di chirurgia “di giorno” o di chirurgia ambulatoriale e pertanto garantisce:

 

       Valutazione medica anestesiologica preoperatoria

       Esecuzione di anestesia generale o loco-regionale e sedazione

       Gestione del Parto Indolore per tutte le 24 ore

       Assistenza infermieristica del paziente in anestesia e nell’immediato periodo postoperatorio

       Gestione del  Dolore Postoperatorio

 

 

2. L’ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DELL'UNITA' OPERATIVA

Nominativo

Funzione

Davide Mazzon

Direttore UO Complessa Anestesia e Rianimazione; Referente Qualità; Responsabile Gruppo Operatorio

Franco Stetka

Responsabile UO Semplice Coordinamento  Prelievo e Trapianti Organi e Tessuti

Lorenzo Bernardi

Responsabile UO Semplice Terapia Intensiva; Referente Rischio Clinico area medica

Giuseppe Calleri

Responsabile UO Semplice Ambulatorio

Pierluigi Trevisan

Referente UO Semplice Anestesia Pediatrica

Ferdinando Fant

Responsabile UO semplice Anestesia in Ostetricia e Ginecologia

Moira Bernard

Dirigente Medico

Raul Bucciarelli

Dirigente Medico

Fabrizia Carlin

Dirigente Medico

Nella De Bermardo

Dirigente Medico

Alessandro De Carli

Dirigente Medico

Sabrina De Cian

Dirigente Medico

Lucia De Paoli

Dirigente Medico

Denis Longi

Dirigente Medico

Daniele Poole

Dirigente Medico

Roberto Pianon

Dirigente Medico

Giovanni Re

Dirigente Medico

Giuseppe Rubino

Dirigente Medico

Rosalba Ruscitti

Dirigente Medico

Simone Silvestri

Dirigente Medico

Giuseppe Zanne

Dirigente Medico

Laura Dorigo

Infermiera Coordinatrice; Referente Qualità

Luciana Roncada

Infermiere Referente TI                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

Paolo Casarin

Infermiere Referente Anestesia;Referente rischio clinico area infermieristica

Patrizia Orsingher

Infermiere Referente Segreteria

Michela Bulf

Infermiere

Claudio Balzan

Infermiere

Laura Cancian

Infermiere

Lisa Capraro

Infermiere

Lucia D’Alpaos

Infermiere

Selene Da Canal

Infermiere

Barbara De Barba

Infermiere

Annalisa De Bona

Infermiere

Monica De Bona

Infermiere

Barbara De Col

Infermiere

Ivan Del Pizzol

Infermiere

Raffaella Faccen

Infermiere

Alessandra Fiori

Infermiere

Patrizia Mazzocco

Infermiere

Mirella Rosso

Infermiere

Barbara Siorpaes

Infermiere

Chiara Soppelsa

Infermiere

Barbara Trevisson

Infermiere

Marzia Tonon

Infermiere

Alessandra Turrin

Infermiere

Denise Vedana

Infermiere

Alessandra Veronese

Infermiere

Federica Vettore

Infermiere

Lina Reolon

Infermiere

Massimo Savina

Infermiere

Francesca Sibilani

Infermiere

Anna Chierzi

Infermiere

Ilenia De Lucca

Infermiere

Vittoria Fant

Infermiere

Paola Feltrin

Infermiere

Annarita Gorgoglione

Infermiere

Alessandra Patt

Infermiere

Stanislao Piccirillo

Infermiere

Fabiana Savi

Infermiere

Lerna Saviane

Infermiere

Eric Serafini

Infermiere

Mauro Sonego

Infermiere

Angela Tiziani

Operatore Socio sanitario

Maria Grazia Margiotta

Operatore Socio sanitario

Lidia Conterno

Operatore Socio Sanitario

Brigida Viel

Ausiliario Socio-sanitario

Mariangela Pollazzon

Ausiliario Socio-sanitario

 

I Curriculum dei Dirigenti Medici della UO di Anestesia e Rianimazione sono visionabili al link     http://www.ulss.belluno.it/?pagina=bandi&servizio=23&bando=73#tabella

 

 

3. TERAPIA INTENSIVA: ALCUNI DATI SULLA NOSTRA ATTIVITA

 

La Terapia Intensiva dell’Ospedale di Belluno è dotata di 9 posti-letto. Nel 2012 vi sono stati ammessi 442 pazienti, il 18% dei quali trasferiti da altri Ospedali per le competenze specialistiche presenti a Belluno (Neurochirurgia, Malattie Infettive) o per avvicinamento alla zona di residenza. Dei 442 ammessi in Terapia Intensiva, solo il 23% è rappresentato da pazienti operati di interventi chirurgici programmati, mentre il 77% è rappresentato da ricoveri non programmati di pazienti critici. Nel 2012, l’84,3% dei pazienti ammessi nella nostra Terapia Intensiva è sopravvissuto, e l’80 % è stato dimesso dall’Ospedale

Dal 2004 è attiva, nella fascia 8-20, una “sala di risveglio postoperatoria”, dove transitano oltre 500 pazienti all’anno, destinata al monitoraggio intensivo e all’assistenza infermieristica specializzata nell’immediato postoperatorio. Tale struttura consente di migliorare la qualità dell’assistenza postoperatoria e la sicurezza dei pazienti operati, senza che essi debbano necessariamente accedere alla Terapia Intensiva, che quindi è riservata esclusivamente ai pazienti più gravi.

Presso la nostra Terapia Intensiva è collocato il Centro di Coordinamento Provinciale per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti, operativo dal 2002 con risultati che lo pongono a livelli di eccellenza a livello nazionale. Il tasso di donatori di organi si mantiene intorno ai 50 donatori/anno per milione di abitanti (tasso regione veneto = 26); il numero di cornee donate si mantiene fra 80 e 100/anno.

 

 

4. TERAPIA INTENSIVA: ACCESSI DEI FAMILIARI E COLLOQUI CON I MEDICI

 

Accessi e colloqui si svolgono dalle 15 alle 16 di ogni giorno feriale e festivo. Possono accedere alla Terapia Intensiva ed ai colloqui solo i familiari indicati dal paziente o, nel caso egli non sia in grado di esprimere un parere, quelli indicati dai congiunti più prossimi (coniuge, convivente, figli, fratelli). In caso di impossibilità a recarsi in Terapia Intensiva in tale fascia oraria, i familiari possono concordare un altro orario di accesso pomeridiano o serale. Poco dopo l’ammissione di un nuovo paziente ed il suo iniziale inquadramento clinico, vi sarà un primo incontro coi familiari che riceveranno l’opuscolo informativo contenente le informazioni sulle attività della Terapia Intensiva. In caso di un bilancio ancora incompleto del quadro clinico, specie nel caso di un nuovo ingresso, i familiari verranno riconvocati dopo qualche ora per informazioni integrative. Nel caso il paziente non sia in grado di comprendere e di esprimere un parere, ogni modificazione rilevante sulle condizioni cliniche, nonché la necessità di procedere a procedure o interventi a rischio, andranno comunicate telefonicamente ai numeri forniti dai familiari.

Si richiama quanto riportato nella “Carta dei Servizi”:

§  E’ possibile l’accesso di 2 familiari per paziente, dalle 15 alle 16; essi dovranno effettuare il lavaggio delle mani e indossare i copriscarpe. Sono possibili visite fuori orario concordate con Medici e Infermieri.

§  E possibile la permanenza protratta di un familiare in condizioni particolari (bambini, disabili, pazienti svegli).

§  Preferiamo non fornire informazioni per telefono, ad  eccezione dei casi in cui sia stato concordato per l’impossibilità dei familiari a recarsi in Terapia Intensiva.

 

Nel sito www.Intensiva.it è possibile scaricare il “Questionario di Valutazione del grado di  soddisfazione dei Familiari in Terapia Intensiva”, che vi invitiamo a compilare e a consegnarci. Le vostre osservazioni ci saranno utili a fornire un’assistenza sempre migliore.

 

5. ANESTESIA: PERCHE’ TALVOLTA I PAZIENTI HANNO PAURA DELL’ANESTESIA?

 

Ognuno di noi, in prima persona o nell’assistenza a un proprio caro, è stato almeno una volta nella vita coinvolto col tema dell’anestesia, facendosi al riguardo delle idee in parte fondate, ma talora legate ad informazioni fuorvianti o non aggiornate. Bisogna subito dire che nel corso dei decenni i luoghi comuni sull’anestesia si sono stratificati enormemente e solo da poco si riesce a sgombrare il campo da paure ataviche.

Un termometro assolutamente attendibile di come venga vissuto l’ approccio all’ anestesia è l’ambulatorio delle visite anestesiologiche, dove le persone candidate a chirurgia programmata vengono sottoposte a valutazione preliminare. Ogni anestesista sa che nel corso del colloquio dovrà necessariamente dirimere dubbi, ansie e timori…sintetizzati dalla fatidica frase: “Guardi dottore che ho paura più dell’anestesia che dell’intervento”.

 

Mi sveglierò ancora?

E’ la domanda fondamentale, posta spesso in maniera scherzosa ma che rivela una paura sostanziale. Cosa si può rispondere? Il messaggio da far passare al di là delle statistiche è che la moderna anestesia ha raggiunto livelli di sicurezza ed efficacia assolutamente elevati. Oggi si riesce a rendere possibili interventi ritenuti impossibili fino a poco tempo fa, in pazienti spesso molto anziani e clinicamente compromessi. I moderni anestetici sono potenti ma sempre più precisi e selettivi e pochi sono gli effetti collaterali. Quindi, possiamo affermare che i rischi correlati all’anestesia sono sostanzialmente molto bassi e che dipendono non tanto dall’anestesia in sé quanto dalle condizioni fisiche del paziente e dalla complessità dell’ intervento. Solo l’analisi del rapporto fra condizioni fisiche del paziente e tipologia di intervento ci può consentire di quantificare correttamente il rischio operatorio.

 

Può succedere che mi svegli durante l’anestesia?

E’ una delle domande più frequenti e costituisce una paura rinforzato da una ricca aneddotica… Il risveglio intraoperatorio è un’esperienza spiacevole che può manifestarsi allorquando il piano di profondità dell’anestesia sia insufficiente. Al giorno d’oggi, col monitoraggio dei gas espiratori e più di recente con le metodiche elettroencefalografiche intraoperatorie (BIS ed Entropia) questo evento è decisamente rarissimo. Infatti, il livello di attività della corteccia cerebrale (e quindi il grado di “addormentamento”) può essere controllato in tempo reale.

 

Mi faccia un’anestesia leggera, ho paura di una pesante!!!

Il concetto fondamentale è che non esistono anestesie leggere o pesanti: esistono solo anestesie adeguate o inadeguate per il tipo di intervento e per la condizione clinica del paziente. La presenza di effetti collaterali al risveglio, se l’anestesia è condotta in modo corretto, è in genere più proporzionata alla durata, tipologia e gravità dell’intervento chirurgico che agli effetti dell’ anestesia in sé.

 

Ho paura di avere vomito al risveglio…

Il vomito postoperatorio è un effetto collaterale non grave ma è molto temuto…. Addirittura, nell’immaginario popolare legato all’anestesia, è considerato una sorta di prezzo obbligato da pagare al risveglio. I farmaci anestetici possono dare talora questo effetto collaterale, insieme alle stimolazioni legate all’atto chirurgico. Nel corso degli anni la selettività delle molecole degli anestetici ha ridotto considerevolmente anche questo effetto collaterale. Inoltre, l’uso preventivo di potenti farmaci antivomito ed una sempre più attenta gestione del dolore postoperatorio possono garantire un decorso libero da questo disturbo.

 

Un mio parente ha avuto una cefalea terribile dopo l’anestesia spinale. Io non vorrei proprio farla!!!

Quando si esegue un’anestesia spinale, l’anestesista inserisce nella parte bassa della schiena un ago che supera la membrana che contiene il liquido cefalorachidiano. Con gli aghi che si usavano in passato questa membrana rimaneva perforata per qualche giorno e la minima fuoriuscita di liquido poteva causare cefalea. Questo è un evento che è ben consolidato nell’ immaginario collettivo… Oggi, per fortuna, con aghi sottilissimi e di foggia particolare, questo accade davvero molto raramente…. E l’anestesia spinale è sicuramente l’opzione ideale nel caso di taglio cesareo, nonché negli interventi agli arti inferiori e al basso addome, specie in pazienti anziani e compromessi.

 

In quanto tempo potrò smaltire l’anestesia? E’ vero che ci vogliono giorni e giorni?

Il tempo di ripresa da un intervento chirurgico dipende dall’intervento stesso e dalle condizioni preesistenti del paziente. L’anestesia moderna di per sé, grazie ai farmaci sempre più rapidi e selettivi, non crea problemi particolari di metabolizzazione…. Se l’intervento è semplice anche l’anestesia lo sarà ed il recupero di conseguenza avverrà in tempi  brevi.

Al giorno d’oggi, grazie anche ad anestetici potenti a rapido smaltimento, è possibile dimettere i pazienti operati anche in giornata.

 

Sentirò dolore una volta operato?

Attualmente, la conoscenza dei meccanismi del dolore ha fatto passi da gigante e la farmacologia offre una varietà di molecole che consentono di “cucire addosso al paziente la terapia del proprio dolore”. Il trattamento del dolore postoperatorio ormai è entrato a fare parte in maniera integrata dell’anestesia. Ogni anestesista progetta il piano di copertura del dolore postoperatorio fin dall’ inizio della procedura operatoria stessa…..

 

In conclusione, il paziente deve accostarsi con fiducia all’anestesia, discutere con l’anestesista ogni propria perplessità ed accettare con serenità le scelte che derivano da una preparazione professionale assolutamente specifica. Gli obiettivi dell’anestesista sono gli stessi del paziente: nessun dolore, massimo benessere, minimo rischio, nessuna complicazione….

 

 

6. ANESTESIA: PARTORIRE SENZA DOLORE A BELLUNO

 

Presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Belluno è possibile, per le donne che lo desiderano, fruire gratuitamente dell’analgesia durante il parto con la tecnica della peridurale continua. Questa tecnica consente un ottimo controllo del dolore durante il parto, ha poche controindicazioni e viene praticata con ottimi risultati in circa 100 casi all’anno dai medici dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Belluno a partire dall’anno 2000. Le informazioni sulla tecnica, i suoi vantaggi e le possibili, se pur rare, complicanze che essa comporta, vengono fornite durante una lezione tenuta all’interno dei corsi pre-parto. E’ opportuno che le partorienti che intendono usufruire della partoanalgesia ma che sono impossibilitate a partecipare alla lezione si sottopongano ad una visita anestesiologica pre-parto, gratuita e prenotabile presso il CUP. Una valutazione da parte dell’Anestesista e dell’Ostetrico ed un’adeguata informazione della partoriente che intende avvalersi della partoanalgesia, sono i requisiti necessari per la sua attuazione.

 

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