Davanti al fine vita

La morte di un paziente in Terapia Intensiva è sempre un evento drammatico: nonostante le cure più appropriate, la malattia potrebbe essere troppo grave e le terapie potrebbero rivelarsi insufficienti. Non sempre si ha il tempo di prepararsi al lutto, perché le condizioni cliniche possono precipitare velocemente.

Davanti alla morte del vostro caro, è innanzitutto importante cercare di comprendere bene quello che è accaduto, parlando con gli operatori sanitari e confrontandovi con i vostri familiari.

Nella maggior parte dei casi, è facile comprendere quello che è successo perché il cuore del vostro caro si è fermato e non batte più. Il cervello non riceve più il sangue ossigenato e quindi muore, determinando così la morte dell'individuo. In questi casi, un solo medico è sufficiente per certificare la morte.

In alcune malattie, invece, accade che il cervello muore, mentre il cuore continua a battere se sostenuto da medicine e da macchine. Nonostante sia presente il battito del cuore, questa condizione coincide con la morte dell'individuo: è forse più difficile comprendere ed accettare che il tuo caro è morto, ma quando il cervello muore, tutto l'individuo muore. In questi casi, è necessario l'intervento di una commissione di tre medici (rianimatore, neurologo, medico legale) per diagnosticare la morte. Una volta evidenziata la sua morte, le macchine ed i farmaci non hanno più senso: al loro spegnimento, tutte le funzioni vitali terminano e la salma viene trasferita in camera mortuaria. E' possibile salvaguardare solo temporaneamente l'integrità di alcuni organi, continuando a sostenere il circolo ed il respiro.

porteaperte 2All'interno di una situazione già di per sè difficile e dolorosa, potrebbe essere proposta la donazione dei tessuti (a cuore fermo) o degli organi (a cuore battente) del vostro caro. Il vostro ruolo di congiunti in questo momento è fondamentale per riferire agli operatori sanitari la volontà espressa in vita dal defunto. In un momento di emozioni molto forti, può essere rincuorante pensare che non siete chiamati ad esprimere la vostra volontà, dovendo scegliere al posto del vostro caro. Ripensando ai suoi valori, alle parole che aveva espresso in passato, ai ragionamenti che avrebbe fatto, potrete realizzare le sue volontà anche dopo la sua morte.

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