Chi sono i donatori
I potenziali donatori d'organo sono persone che muoiono in Terapia Intensiva, a causa della perdita definitiva delle funzioni del cervello; ciò può avvenire sia a causa di lesioni dirette ed irreversibili (sanguinamento, trauma), sia quando una malattia interrompe il flusso di sangue per più di 10 minuti (arresto cardiaco prolungato).
In questi casi, in Terapia Intensiva, vengono utilizzati strumenti che permettono di mantenere in funzione diversi organi fino alla certificazione della morte. Una volta che il paziente è morto, ai congiunti viene richiesto di riportare la sua volontà in merito alla donazione degli organi. Se non si manifesta un'opposizione alla donazione, si procede tempestivamente all'intervento chirurgico di prelievo perché questo è un equilibrio precario: in assenza di attività cerebrale tutti gli organi andranno progressivamente incontro a un arresto delle loro funzioni.
Per quanto riguarda l'età, non esistono limiti assoluti, poiché l'idoneità degli organi dipende più dalle loro funzionalità che dall'età anagrafica. Il medico che valuta l'idoneità degli organi al trapianto si deve basare su precisi criteri, poichè l'operazione di trapianto nel ricevente è molto pesante e rischiosa e bisogna avere le migliori garanzie di ottenere un esito positivo.
Le malattie presenti o passate possono pregiudicare la possibilità di donare molti organi o tessuti di un organismo; anche uno solo di questi, però, può cambiare la vita di una persona in lista d'attesa.
Video: La morte cerebrale
Questo filmato, presentato all'interno della trasmissione SuperQuark, presenta una simulazione delle procedure che portano all'accertamento ed alla certificazione di morte cerebrale. E' solo in seguito a tale certificazione che i medici possono informarsi presso i congiunti della volontà del proprio caro riguardo alla donazione degli organi.
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